
COMUNICATO STAMPA
Rita Atria, da 33 anni in attesa di giustizia
Anche quest’anno, il 26 luglio saremo a Roma in Viale Amelia, come sempre, come ogni anno. Ma ancora una volta in forma “privata”. Non per scelta, ma per denuncia. Perché la memoria attiva è un esercizio scomodo, ostacolato non solo dall’indifferenza, ma da veri e propri silenzi istituzionali, politici e anche antimafiosi.
Parlare di Rita Atria significa assumersi una responsabilità: non lasciarla morire una seconda volta nel disinteresse generale. Una responsabilità che ci siamo presi ogni giorno.
Nel 2022, in corrispondenza della pubblicazione (al momento sospesa, ma prevista con un altro editore e con significative novità) del libro-inchiesta "Io sono Rita" - G. Cucè, N. Furnari G. Proto - l’avv. Goffredo D’Antona, a nome dell’Associazione Antimafie “Rita Atria” e della sorella di Rita, Anna Maria Atria, ha depositato un esposto con richiesta di riapertura delle indagini sulla morte di Rita. A quell’esposto sono seguite integrazioni, relazioni, nuove perizie.
Eppure la Procura di Roma tace. Nessuna risposta. Nessuna presa in carico. Un silenzio assordante che sembra voler ignorare, ancora una volta, ciò che andrebbe invece portato alla luce. Un silenzio che non possiamo accettare.
Come non possiamo accettare che molti fingano che il libro-inchiesta “Io sono Rita” non esista, che i dubbi fondati e circostanziati sulla sua morte siano solo invenzioni, che Rita debba restare per sempre la “povera ragazza affranta dal dolore che si è suicidata” e non invece una ribelle consapevole, una testimone lucida e scomoda.
Noi non ci arrendiamo. Continuiamo a chiedere che la vicenda di Rita Atria non venga rimossa, e che le sue denunce — e la sua morte — trovino finalmente ascolto e giustizia.
Chiediamo ancora una volta che il Comune di Roma accolga la nostra richiesta di cittadinanza onoraria a Rita, e che l’area verde in Viale Amelia venga intitolata “Giardino Rita Atria – Testimone di giustizia e vittima innocente della mafia (1974–1992)”.
Il 26 luglio, alle ore 11, a Viale Amelia saremo lì. In forma privata, ma determinati. E auspichiamo soprattutto la presenza di chi sa. Di chi ha visto, ha taciuto, ha coperto. Che magari trovi, anche solo per un giorno, un rigurgito di dignità, un gesto di verità.
“Senza scappare, senza tradire, senza corruzioni, o sottomissioni. A testa alta. Orgogliosamente.” (Giuseppe Fava)
Sì, senza sottomissioni, a testa alta, vi esortiamo a non tacere, a chiedere giustizia fermamente insieme a noi, senza vuote commemorazioni che non spezzano il silenzio. Un silenzio che lascia irrisolte troppe domande…
Pertanto, Vi invitiamo a dare voce, tutte e tutti, a questa denuncia, a testimoniare collettivamente per Rita, come lei ci ha insegnato. Noi non dimentichiamo. E non ci arrendiamo!
Associazione Antimafie Rita Atria